venerdì 14 settembre 2012


Mi verso inerme
nella muta marea del tuo sguardo

Collage di Floriana Coppola 2011













Sono nata donna


Hanno rasato
il mio capo
nel campo di concentramento
la neve si scioglie in fango
il soldato non mi guarda negli occhi
il suo corpo ritma
una danza infernale sulle mie ossa
che battono sul selciato

non posso affrettare il passo
mi trascino nascosta
nella stanza velata del burqa
stamane mia suocera
mi ha sverginato
con un ferro fasciato di lana
suo figlio non può toccare
il mio sangue impuro

non cammino ancora
ma una donna ha tagliato e cucito
i miei genitali
e mia madre non ha parlato

gli iracheni hanno
portato il mio seno
come trofeo di guerra
e non avevo ancora conosciuto
l’amore

amo servo perdono
ancora un’altra volta
l’ennesima volta
tutti i figli di Caino
 Floriana Coppola
(Dalla silloge poetica  SONO NATA DONNA  edito da BOOPED LED)

Resistere e liberarsi. Ancora un  mio testo sulle mutilazioni psicologiche e fisiche contro le donne, violenze esercitate sulle bambine e sulle adolescenti anche da altre donne delle comunità. Non sempre si è a conoscenza di quanto sia difficile liberarsi da una cultura che umilia fisicamente e psicologicamente il genere femminile. In alcuni paesi dove ancora sono presenti riti di iniziazione, che passano attraverso la mutilazione genitale, le giovani donne che tentano di ribellarsi sono oggetto di esclusione e di persecuzione e spesso devono emigrare all'estero per continuare le loro battaglie.

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