per questo nutrimento mi frantumo
tra sabbie eternamente mute
e fuoco alle caviglie
sigillo la mia sete su litorale inquieto
il tempo -non so -se esiste veramente
*
per questo nutrimento impazzo
in dune dall’argilla dura
su brezze erratiche divenute volto
attraverso l’aria che le annulla o disegna
fino al cerchio che si impenna
tra sabbie eternamente mute
e fuoco alle caviglie
sigillo la mia sete su litorale inquieto
il tempo -non so -se esiste veramente
*
per questo nutrimento impazzo
in dune dall’argilla dura
su brezze erratiche divenute volto
attraverso l’aria che le annulla o disegna
fino al cerchio che si impenna
*
per questo nutrimento dissacrante
una luna imberme recide i suoi barlumi
scansando elegie d’amore
su labbra dischiuse e rulli di silenzi
*
per questo nutrimento Dafne muta
accadimenti crolli assenze in un cerchio
di barlumi
per questo nutrimento dissacrante
una luna imberme recide i suoi barlumi
scansando elegie d’amore
su labbra dischiuse e rulli di silenzi
*
per questo nutrimento Dafne muta
accadimenti crolli assenze in un cerchio
di barlumi
m.a.
L'io in poesia non è per forza un riflesso autobiografico dell'autore,nè il riflesso storico di un modo di essere.
RispondiEliminal'io è il segno di una fusione di valori sperimentali e spirituali che lettore e autore hanno in comune,in una situazione nella quale la coscenza dello scrittore fa le veci del lettore e attualizza l'esperienza creata nella poesia. Quando scrittore e lettore appartengono aa una comunità,che fornisce,per così dire, un contesto continuo di valori e convinzioni che li avvolge entrambi in una rete di referenti simbolici,allora l'io è anche il noi,il tu, l'egli.
S.Spender
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